Un breve vademecum scritto nel tentativo di aiutare chi commissiona lavori di grafica a capire noi cosiddetti creativi – una  banda sbandata di egocentrici tiradardi, spesso dipendenti da un ordine tutto loro, ma, a volte, geniali.

Il nostro lavoro è molto, molto personale e questo non ci aiuta, diciamocelo.

L’obiettivo, tra i vari, che mi piacerebbe centrare è quello di avvicinare chi commissiona creatività a chi la creatività è chiamato a produrla.

COLLEGHI CREATIVI, PRENDETE NOTA: NON FACCIAMO ARTE, FACCIAMO UN LAVORO, e sarebbe bene che non ce lo dimenticassimo, detto ciò iniziamo. Da dove si inizia?!  mah, inizierò a caso, ma rispettosamente…

Caro Cliente,

  • non esistono lavori da mezzora – e quando te lo senti dire, non ci credere. Non esistono lavori di mezzora, a meno che non si tratti di allegare un file ad una mail o di cambiare un colore. Può sembrare una misera banalità, ma se da cliente te ne ricorderai, tutti i creativi con i quali avrai il piacere/dispiacere di lavorare te ne saranno grati.
  • non imporre la tua presenza –  non insistere per sistemarti alle spalle di chi è alle prese con la tua campagna stampa o con il tuo nuovo logo. Non è vero che così facendo le cose vanno più spedite. Concorda incontri nei quali verificare il procedere del progetto, insisti perché io e i miei colleghi ci si impegni per rispettarli. Fissa le date con intelligenza e senso pratico, ma soprattutto in modo funzionale al progetto. Poi lascia che i creativi si esprimano, secondo i loro tempi e modi. Non è affar tuo, è invece affar tuo la qualità finale del progetto. Non transigere, mai!
  • non chiedere sconti assurdi – l’idea di risparmiare è elettrizzante, ma non mettere a rischio un intero progetto per recuperare qualche centinaio di euro qua e là. Domandati se quei soldi poossono influenzare in negativo la riuscita del tuo lavoro.
  • impiega budget adeguati – ottieni il massimo da quanto spendi, ma cerca di allocare budget proporzionati non correre il rischio di produrre lavori monchi
  • evita di dire “questo lo facevo anch’io” – te ne saremo per sempre grati!  è il peggior approccio nei confronti di noi creativi, la meritata risposta, che non diamo solo per rispetto e paura di perdere il contratto è “e allora perché non lo hai fatto tu?!”.  Il lavoro del creativo poggia su intuizioni, pezzi presi in prestito, mutuazioni e tanto, tanto frullatore intellettuale. Un conto è partire da un foglio bianco o da uno schermo vuoto, armati soltanto di un documento di brief e un conto è giocare a spostare gli elementi che qualcuno ha pazientemente sistemato in una presentazione davanti a te. Lo so, la tentazione di sostituirsi al creativo è quasi impossibile da resistere, ma fatelo e otterrete lavori molto più bilanciati e professionali. Se una soluzione non vi piace o non vi convince, ditelo, chiedete una revisione, tornate al brief… non sostituitevi ai creativi, lasciate che tornino sul progetto con una soluzione rivista e corretta. Ne guadagnerete.
  • non giocare a spostare le cose – vedi sopra, ma per meglio chiarire il concetto, evita di chiedere al creativo di turno “per favore, questo mettilo qui, l’altro spostalo giù, fallo un po’ più piccolo e verde”… non otterrai, nella maggior parte dei casi, risultati di molto migliori di quelli presentati originariamente. Il design grafico ha regole che non sei tenuto a conoscere, ma che si presuppone che i professionisti che ingaggi conoscano e anche bene, per cui, affidati alla loro professionalità e fidati di loro. Sta di fatto che se non va, non va… e allora si ritorna alle origini.
  • fai il cliente – sì esatto, interpreta rigorosamente il tuo ruolo – rigorosamente, ma se puoi nè pedantementemente, nè spocchiosamente. Si puntiglioso e critico, pretendi ciò per cui paghi, poi lascia che i creativi facciano il loro lavoro.
  • lasciaci fare i creativi – nel senso: lasciaci fare il lavoro per il quale paghi, ma non esitare a stroncare quegli atteggiamenti da divi che avvelenano il mondo della creatività. Ripeto, non dovremmo mai dimenticare che non facciamo arte, ma svolgiamo una professione, e che quindi il nostro prodotto ha un fine – commerciale!
  • richiedi preventivi dettagliati – ti aiuterà a capire meglio cosa stai commissionando e soprattutto se l’agenzia, lo studio, il professionista hanno capito davvero quello che vuoi. Leggi tutte le clausole, soprattutto quelle riguardanti i diritti di utilizzo del lavoro che hai commissionato. Non esitare a chiedere delucidazioni.
  • richiedi sempre un contratto – vedi sopra.
  • richiedi sempre un calendario – le date nero su bianco, con tanto di descrizione delle attività e magari anche i nomi di chi è responsabile di dette attività. E basta dire che noi creativi siamo sconclusionati e poco avvezzi a pianificare
  • pianifica – appunto! lavorare in ritardo, con urgenza e sotto stress non giova a NESSUNO! non ci credo che non si riesca mai a pianificare, non ci credo!

(da: http://waltermeregalli.wordpress.com)

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