fruit drink e packaging…

di : Vanessa Radice

Storicamente ogni società ha creato contenitori con la funzione di proteggere il prodotto e che oggi identifichiamo con il termine di packaging.

Oggi voglio spaziare un po’ nel packaging dei Fruit Drink ma non quelli che siamo abituati a vedere nei nostri supermercati, ma piuttosto quelli realizzati all’estero e che ogni volta che capita di vederli durante un viaggio o semplicemente navigando in internet spesso esclamiamo : “che belli…. potessi farli io!”.

Iniziamo col dire che i creativi italiani non sono da meno degli altri, soltanto che i nostri clienti sono abituati ad un certo tipo di comunicazione e spesso hanno paura di osare un po’. A volte poi nemmeno loro sanno quale direzione prendere e spesso usano il processo di design per giungere ad una soluzione che reputano efficace, allungando, i tempi del processo stesso, ed ecco che passano dei brief poco chiari, sottovalutando l’enorme importanza di dare informazioni dettagliate e complete, ma i clienti di qualità questo lo sanno.

La cosa da tener ben presente è che ogni paese ha la sua cultura e modo di comunicare ed attirare l’attenzione del consumatore, per questo quello che funziona in italia magari non funziona in Messico e viceversa. Viaggiando nell’immenso mondo di internet o consultando riviste ed annual di settore, spesso vado a curiosare quello che fanno gli altri……e mii diverte andare a scovare i più bravi e vedere il risultato delle loro lavorazioni e produzioni.

I drink alla frutta generalmente sono rivolti ad un consumatore spesso giovane come nel primo esempio che riporto qui sotto. (A)

In questo caso mi ha subito colpita la zipp applicata ad una bottiglia che lascia vedere il gusto del drink in una espolosione di frutta .

Questo è un progetto di:

Design Parker Williams di londra.

Loro dicono che Ogni marchio vuole farsi notare – per creare un punto esclamativo visivo che non si tratta solo di rumore, ma ha una rilevanza distintivo del marchio. Scavano in profondità per capire il colpo d’occhio del consumatore, il sentimento dietro il marchio ed i luoghi in cui vive, al fine di creare un design che funziona, ed io sono pienamente d’accordo con loro !

Vi lascio il loro indirizzo internet così potete curiosare anche voi.

www.parkerwilliams.co.uk/

Adesso lascio parlare le immagini… tenendo conto che spesso la creatività non scelta è la migliore