E’ Andrea Palazzo, studentessadell’Accademia Italiana della moda la vincitrice del concorso indetto dalla Bialetti per la rivisitazione della nuova caffettiera

E’ nata a Nottingham, ha vissuto in Macedonia (a Skopje) e si è formata come graphic designer all’Accademia Italiana della moda e del design di Firenze.

E’ Andrea Palazzo, studentessa del quinto semestre del corso di grafica del prestigioso istituto fiorentino la vincitrice del concorso (aperto agli allievi delle più importanti scuole di design italiane) indetto dalla Bialetti per la rivisitazione della nuova caffettiera Mokona Style «limited edition». Grazie alla sua inventiva e alle tecniche appresa sui banchi di scuola a Firenze Andrea si è aggiudicata il riconoscimento con un progetto originale progetto che celebra i 150 anni dell’Unità d’ Italia riproponendo graficamente sull’oggetto simbolo dell’ italianità, la moca, appunto, le città d’Italia: insieme a Venezia, Milano, Roma e Napoli Andrea a omaggiato anche la sua nuova patria, Firenze.

«La Moka di Bialetti è diventata un’icona dell’ italianità così come lo è il caffè per gli italiani, quindi ho voluto reinterpretare questo oggetto simbolo legandolo idealmente alle più importanti città della penisola – spiega – ho voluto anche la città di Firenze perché oggi è la mia città di adozione, città ricca di cultura e di tradizione e arte». Ma quali disegni ha elaborato Andrea? «Non ho fatto differenze tra queste bellissime città d’arte italiane, nessuna preferenza. In ognuna ho evidenziato i monumenti». Così se la caffettiera dedicata a Venezia è riconoscibile per riprodurre piazza San Marco e la Laguna, su quella dedicata a Firenze giganteggiano le opere simbolo: la Cupola del Brunelleschi, la torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio e Santa Croce. Caffettiere di design che presto gli amanti del caffé e affezionati al proprio ‘campanile’ potranno anche comprare. Alla studentessa verrà infatti offerta una borsa di studio, e la sua Mokona Style dovrebbe essere realizzata e commercializzata.

Laura Antonini

(da: http://corrierefiorentino.corriere.it)