Spesso ci si sente chiedere come come abbiamo scelto la nostra professione ed ecco che la mia memoria va a ritroso per capire l’esatto momento del colpo di fulmine lavorativo; così mi accorgo che un momento esatto non esiste perché non sono io ad avere scelto cosa fare ma il mio lavoro ha scelto me.
Ricordo che da piccola nemmeno sapevo cosa fosse una grafica ma io, guarda caso, già mi facevo dei bigliettini da visita con i pochi strumenti a mia disposizione. Andavo in cartoleria a fare delle fotocopie di bozze da me composte, con la macchina da scrivere tac tac ecco che scrivevo il mio nome, cognome e numero di telefono facendo attenzione agli spazi, perchè già allora sapevo che lo spazio aveva un senso. Finita la parte delle informazioni accostavo un disegnino divertente che coloravo con i pennarelli. Il risultato non era strepitoso, ma ricordo con chiarezza quanto ne andavo fiera! Probabilmente senza saperlo avevo già questo lavoro nel sangue. Quando si è piccoli non si hanno sempre le idee chiare su quel che si vuole fare “da grandi”. L’indirizzo scolastico da intraprendere è uscito da un test attitudinale di terza media e devo dire che mi è andata davvero bene perchè questa professione mi ha appassionato e non saprei quale altro lavoro potrebbe rendermi tanto contenta.
Devo ammettere che per come sono e i sogni, che nonostante l’età ancora ho, dovrei rinascere un’altro paio di volte per fare tutto quello che la mia testa mi suggerisce…ma per il momento riduco la lista e cerco di fare del mio meglio con quello che già faccio e ho tanta..tanta voglia di crescere!!!