di Daniela Schicchi


 

Contraffazione… maledetta contraffazione. Una piaga dolorosa, radicata, cruciale per il sistema Italia. Garantire l’originalità dei prodotti venduti ai propri clienti e rendere riconoscibili i falsi è da tempo una delle più impellenti urgenze nell’agenda dei vendor e di numerosi operatori del canale Ict. Facile a dirsi ma di costi da sostenere per tutelare un prodotto, ne vogliamo parlare? Certo, perché il famoso ologramma anticontraffattivo è di sicura efficacia, ma ha costi elevati. O meglio, i costi vengono ammortizzati se si prevede una produzione elevata, ma per chi deve tutelare quantitativi più limitati? Niente paura. Per voi, c’è la microincisione anticontraffazione. Questa tecnica oltre a essere splendida da osservare e toccare è un efficace sistema in grado di tutelare i prodotti da odiose imitazioni o copie. La microincisione olografica implica una notevole difficoltà di riproduzione da parte di soggetti terzi, proprio per via delle tecniche di incisione chimica utilizzate. La genuinità di una microincisione studiata e prodotta ad hoc è riscontrabile sia a prima vista, sia a un’attenta analisi con strumenti ottici di notevole ingrandimento. La qualità di un cliché microinciso contraffatto e realizzato con metallo non nobile è tale da non consentire uno standard di stampa costante, né una nitidezza del tratto e delle immagini sufficiente. Tra gli operatori qualificati, abbiamo chiesto alla società di Prato, Carlo Gasperini, (partner di fiducia di Digitalic, oltre a essere fornitore accreditato e qualificato da molti brand noti che hanno utilizzato la sua microincisione olografica) alcune informazioni su questa tecnica, frutto dell’esperienza maturata sul campo. Ogni progetto grafico microinciso viene studiato e personalizzato per il singolo cliente. La tramatura realizzata, una volta ideata, è riprodotta su speciali cliché metallici microincisi forniti in esclusiva al committente intestatario del marchio o, in alternativa, all’azienda cartotecnica autorizzata alla stampa dal cliente stesso. La principale differenza che distingue l’ologramma classico dalla microincisione olografica è costituita dal fatto che il primo consta di un film inciso al laser con l’immagine desiderata, mentre la seconda è il risultato della combinazione di un film inciso al laser a sfondo neutro con un cliché microinciso recante tale immagine. A questo si aggiunge che sugli speciali cliché di Gasperini è, inoltre, possibile inserire dei codici variabili, che consentano di personalizzare ulteriormente la stampa microincisa olografica, differenziandola per linee di prodotto, zone di distribuzione, lotti di produzione, o secondo altri criteri che possono venire concordati. Proprio per questo l’azienda di Prato, potrà fornire, su richiesta, un certificato di autenticità o meno del bollino olografico microinciso, ricevendo, in casi di urgenza, una scansione ad alta risoluzione (o una fotografia macro ad alta risoluzione scattata a distanza ravvicinatissima – 1 cm) del sospetto falso.

 

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